Progetto fami lab impact

AZIENDA TERRITORIALE PER I SERVIZI ALLA PERSONA – AMBITO 9 – BASSA BRESCIANA CENTRALE

DIMENSIONE TERRITORIALE DELL’INTERVENTO:

L’Ambito distrettuale 9 della Bassa Bresciana Centrale è costituito da venti comuni [Alfianello, Bagnolo Mella, Bassano Bresciano, Cigole, Fiesse, Gambara, Ghedi, Gottolengo, Isorella , Leno, Manerbio, Milzano, Offlaga, Pavone del Mella, Pontevico, Pralboino, San Gervasio, Seniga, Verolanuova, Verolavecchia

AZIONE 1

Nell’ambito dell’azione 1 sono state previste le seguenti iniziative:

“Accoglienza organizzata”: a partire da una ricognizione dei “nuovi iscritti” alla classi prime dei diversi cicli scolastici, il progetto interviene a supporto dell’accoglienza dei minori stranieri e delle rispettive famiglie con un intervento di gruppo, con percorsi di accoglienza specifici per i diversi gruppi omogenei di migranti, a seconda delle aree di provenienza. L’accoglienza organizzata consente alle famiglie di prendere contatto in modo costruttivo e consapevole con i meccanismi dell’istituzione scolastica, che poi possono essere utilizzati in modo più autonomo.

“Ponti”: servizio di tutoring educativo personale e di piccolo gruppo rivolti in modo specifico all’accompagnamento del passaggio tra la scuola media inferiore e superiore e al passaggio tra la fine del ciclo scolastico e il mondo del lavoro. La presenza educativa permette di costruire “ponti” e collegamenti tra istituzioni scolastiche, di ridurre il rischio di dispersione scolastica e di sostenere il successo formativo. Un particolare intervento sarò rivolto ai minori stranieri in carico al Servizio Tutela Minori di Ambito.

“Laboratori e Alternanza interculturale”: in una prospettiva di integrazione, si attivano laboratori di orientamento sociale, scolastico e professionale per adolescenti, aperti sia a minori stranieri che italiani, costruiti in collaborazione con enti e organizzazioni del territorio. Tali Laboratori, in base ad accordi con i singoli istituti scolastici superiori possono assumere anche la forma dell’alternanza scuola-lavoro e possono avere contenuti civici, culturali, sportivi, tecnologici. Tra i vari Laboratori, si prevede uno specifico progetto di “video contest” finalizzato alla produzione di cortometraggi di “storie interculturali” realizzati dai adolescenti stranieri e italiani.

AZIONE 2

Nell’ambito dell’azione 2 sono state previste le seguenti iniziative:

“FAMI-Net”: Costituzione di una rete locale multilivello e multi settore per un approccio coordinato alla presa in carico e alla progettazione di interventi di accompagnamento dei cittadini di paesi terzi, finalizzata allo sviluppo di autonomie e alla piena consapevolezza di diritti e doveri.

“Mediazione per l’accesso ai servizi”: presa in carico integrata che possa sfruttare i principi del lavoro di rete e della mediazione transculturale per sostenere in modo unitario il processo di inclusione del cittadino di paesi terzi. L’assetto organizzativo è quello di un équipe di lavoro multidimensionale formata dall’assistente sociale (titolare del caso), dall’educatore (case manager), dal consulente etnoclinico e dal mediatore interculturale. Una specifica attenzione della presa in carico integrata in ottica transculturale viene riservata ai minori stranieri in carico al Servizio Tutela Minori di Ambito.

AZIONE 4

Nell’ambito dell’azione 4 sono state previste le seguenti iniziative:

“Mappa dei nuovi cittadini”: il Piano di azione promuove una ricerca-azione conoscitiva della presenza dei cittadini di paesi terzi e con background migratorio, quale primo passo di un percorso di promozione della partecipazione attiva alla vita del territorio (esercizio consapevole dei diritti e dei doveri).  La ricerca verrà realizzata individuando un fornitore di servizi, con il ruolo di accompagnamento del processo, il quale prevede le seguenti fasi:

-          individuazione del gruppo di lavoro: a partire dal coinvolgimento di servizi pubblici e privati del territorio

-          definizione dei problemi di partenza

-          attivazione di contesti di ascolto con i gruppi target interessati: organizzazione di incontri, gruppi focus, interviste in profondità con cittadini stranieri.

Nello specifico si attiva un percorso di mappatura (anche, per esempio, prevedendo specifici progetti di alternanza scuola lavoro o collaborando con enti che hanno attivi progetti di servizio civile) di alcuni ambiti di presenza significativa dei cittadini stranieri


•         la presenze associative formali e informali del territorio;

•         la presenza imprenditoriale di cittadini di paesi terzi;
•         la presenza dei minori stranieri in attività sportive nel territorio.

Esito di tali mappature sarà l’individuazione di figure di riferimento nelle comunità locali quali potenziali agenti qualificanti dei processi di inclusione, mediazione e partecipazione dei cittadini di paesi terzi. Il processo di conoscenza partecipata che viene realizzato è già un prodotto della partecipazione dei cittadini stranieri coinvolti.